Home page kihon kata e kumite La nostra storia Album foto Allenamento nel Dojo
Il karate-do
·
La
stupenda arte marziale che oggi noi ci onoriamo di praticare, ossia il karate, si sviluppa nell’isola di Okinawa, dell’arcipelago delle Ryu-kyu,
a partire dal 1600. Basilare è comunque ricordare che
nel 1500 circa, per effetto di decreto regale, vennero confiscate le armi alla
popolazione okinawese, per cui si ebbe, da parte del
popolo disarmato, un’incremento all’apprendimento del
kung-fu ed all’uso di armi tratte da strumenti
contadini (tonfa, nunchaku e kama).
Nel 1600 Okinawa venne
occupata dal Giappone (clan Satsuma). I giapponesi,
con il loro fare brutale, proibivano tutto quanto attinente al combattimento ed
ecco quindi che gli okinawesi iniziano
ad allenarsi segretamente e man mano viene usato il termine kara-te
(mano cinese) come minaccia per gli occupanti. Il kung
fu insegnato dai cinesi, venne modificato dagli okinawesi per le esigenze legate alla salvaguardia della
propria vita. Il kata Patsai
(bassai) è del XIV secolo,
ma altre forme di combattimento come Naifanchi (tekki) introducono la posizione chiba
dachi, inesistente nel kung
fu, proprio perché adatta per allenamenti in luoghi isolati o estremi come ad
esempio degli scogli. Stesso discorso per i tobi-geri
(calci volanti) molto probabilmente ultimo baluardo contro i samurai a cavallo.
La vera e propria genealogia del karate di Okinawa ha origini
cinesi. Nel 1761 Kwang Sang-fu insegna Kushanku (kanku). Nel 1733 giunge a Shuri Sakugawa, allievo di Takahara e
di Kwang sang-fu. Morì nel
1815 e gli venne tributato il nome di Karate Sakugawa. In questo
periodo si formano tre scuole, Shuri-te, Naha-te e Tomari-te. Il resto è
noto, dopo la restaurazione Meiji (1868), tramite Anko Itosu, Gichin
Funakoshi porta la conoscenza del karate
fuori dai confini di Okinawa
e nel 1931 viene ufficialmente riconosciuto dal Dai Nippon
Butokukai.
Maestri
Anko Azato Di nobili origini ed
influente personaggio di Okinawa,
era letterato e consigliere dell’Imperatore. Il suo nome Azato
è proprio di un villaggio di proprietà della
famiglia. Persona quindi di alto lignaggio, Azato insegnava di notte per una questione tradizionale (okuden) ed era un assertore di “un kata
ogni tre anni”. L’austerità dei suoi allenamenti furono
sempre ricordati dal suo migliore allievo Gichin Funakoshi. Nato a Shuri nel 1830, per otto
anni fu allievo esterno di Sokon Matsumura e grande amico dell’allievo interno Anko Azato. Fu allievo anche di
Gusukuma e di Yasuri. Lo
studio del karate (tode)
lo portò alla creazione dei kata pinan (heian) e di kanku sho. Moltissimi gli
episodi sulla sua vita, sia nell’età giovanile che in quella
avanzata. Celebre il suo combattimento contro Tomoyose,
allievo di Ason del Naha-te. Al primo attacco di Tomoyose,
Itosu rispose con una parata di shuto-uke,
rompendo il braccio all’avversario. In età avanzata dimostrò grande padronanza anche nel kobudo,
allorquando assalito da alcuni giovani armati di bastone, ne disarmò uno e
con il bastone preso mise in fuga tutti gli altri. Itosu
è stato maestro di grandi maestri tra i quali Chibana,
Takuda, Yabe e
soprattutto Gichin Funakoshi,
il più fedele al suo insegnamento tecnico.
Gichin Funakoshi Definire il Maestro Gichin
Funakoshi “Leggendario”, oppure “Padre del Karate-do” equivale ad essere retorici
e basta. Il merito indiscusso di quest’uomo va
innanzitutto ricercato nella sua assoluta fede nel karate
e nella dedizione dimostrata, fino alla morte,
avvenuta nel 1957, all’insegnamento di questa nobile arte marziale. Nato a Okinawa nel 1867, nel
villaggio di Shuri, è unico figlio di una modesta
famiglia. A quindici anni iniziò la pratica del karate
con il suo maestro di scuola che era poi figlio di Anko Azato. Continuò lo studio
del karate con lo stesso Azato
e successivamente con Anko
Itosu, vale a dire con i migliori maestri di Okinawa. Lo stesso Itosu
convenne che era la persona adatta per la
propagazione del karate in Giappone, in quanto
letterato e persona colta. La sua esperienza nipponica, iniziata abbastanza
duramente, la guerra, la perdita di moglie e figlio, scossero
profondamente il maestro, ma il karate restava la
sua forza vitale. Suoi eredi sono stati Gimma, Otsuka (creatore del wado-ryu),
Hironishi (maestro di Kase),
Egami (creatore Shotokai),
Obata, Yamada, Takagi (Nakayama, Nishiyama e Okazaki) e altri
ancora. Anche se tecnicamente il suo karate
è superato resta indiscutibilmente il n. 1 di sempre proprio per la fede
assoluta nel karate-do.
Yoshitaka Funakoshi Figlio di Gichin
Funakoshi, Yoshitaka
divenne ben presto uno dei migliori allievi del padre, anzi tecnicamente superò
il genitore, apportando allo stile Shotokan
variazioni concernenti le posizioni, l’introduzione di kata
in aggiunta a quelli praticati dal genitore, l’adozione del mawashigeri. Minato dalla cattiva salute riversò nel karate tutte le sue forze,
approfondendo le sue conoscenze tecniche che, in definitiva, lo pongono
a ragione come il vero creatore dello stile Shotokan
moderno. La sua idea del karate trova riscontri
logici proprio con l’originale tendenza dello shaolin-quanfan,
base dello Shotokan di Gichin
Funakoshi.
Masatoshi Nakayama Il Maestro Masatoshi Nakayama, 10 Dan, è da
considerarsi in assoluto uno dei più grandi maestri nella storia del Karate moderno, ovvero post Funakoshi.
Capo Istruttore della J.K.A..
con lui si sono allenati, perfezionati e diventati grandi maestri come Tanaka, Shirai, Kanazawa, Kase etc… Nato nel 1913 inizia la pratica del Karate nel 1931 sotto la guida di Gichin
Funakoshi. Nel 1937 si laurea presso la Takushoku University, dove successivamente
diviene docente e responsabile del settore di educazione fisica. Si reca a
Pechino, dove inizia lo studio delle arti marziali cinesi (kung-fu), oltre che della lingua cinese vera e propria.
Nel 1955 diviene Istruttore Capo della J.K.A.. Il Maestro Nakayama ha
insegnato in Asia, in Europa ed in America. E’ deceduto nel 1987.
Hiroshi Shirai Il Maestro 9° Dan
Hiroshi Shirai giunge in
Italia nel 1965. E’ un allievo del Maestro Nakayama.
La sua venuta nel nostro paese sconvolge completamente l’immagine del karate che si era fissata in
precedenza. La potenza, la pulizia della tecnica, la grande
preparazione atletica e la perfetta conoscenza del karate-do
tradizionale (scuola J.K.A.) rende questo maestro
il punto di riferimento assoluto per i praticanti italiani. Moltissimi
maestri italiani, tra i quali Nando Balzarro, sono
suoi diretti allievi. Nel 1989 è uno dei fondatori della FITKA, federazione
che agisce in ambito ITKF, ma indipendentemente dalla federazione di appartenenza, va senza dubbio riconosciuto al Maestro Shirai, il merito di aver contribuito in maniera
determinante allo sviluppo del karate italiano.
Nando Balzarro Il Maestro 7° Dan
Nando Balzarro è un emiliano purosangue. Inizia la
pratica del Karate nel 1963, ma l’anno fondamentale
per la sua carriera nel karate-do è il 1965, quando
incontra il Maestro Shirai e ne diviene allievo.
Nel 1968 diviene Campione d’Europa a Squadre nel kumite
e fino al 1974 consegue tutta una serie di successi che lo portano fino alla
conquista del titolo italiano individuale di kumite
(finale contro Capuana). Nel 1975, abbandonata
l’attività agonistica, diviene maestro, diplomandosi presso l’Accademia
Italiana Karate. A partire da questa data, il
Maestro Balzarro si dedica allo studio ed
all’insegnamento dello Shotokan tradizionale. Ricopre
diversi incarichi federali in ambito FILPJK e diviene responsabile nazionale
per lo stile Shotokan della Commissione Karate Tradizionale della FIJLKAM. Per meriti ed attività
svolta, nel 1998 è stato insignito del 7° dan. Nonostante le recenti divergenze avute, è sempre un
punto di riferimento per tutti ed uno dei pochi veri karate-ka
a poter essere definito Maestro con la M maiuscola .
Nel 2005 aderisce alla FIAM. Un vero peccato.
Seiedjamalladin Nekoofar
(Giuseppe Porcacchia,
Shian Nekoofar e Sensei Brami all'Hombu Dojo di Milano) Il Maestro 8° dan
WKF S. Nekoofar è nato in Iran. Figlio della 1^
cintura nera del suo Paese, ben presto segue le orme paterne divenendo in
pochi anni uno dei migliori atleti asiatici. Lo scoppio della guerra
Iran/Iraq condiziona la sua carriera agonistica. Divenuto tecnico e quindi
maestro, nel corso degli anni la sua esperienza ed il suo amore per il karate lo portano ai vertici mondiali di questa
disciplina. Direttore tecnico dell'Iran, allenatore della nazionale italiana
FIJLKAM, responsabile tecnico nazionale CSEN, docente di stile FIJLKAM,
direttore tecnico della società Master di Milano, conduce i suoi atleti ai
massimi livelli mondiali (2003 Iran 7 medaglie d'oro ai Campionati Mondiali
WKF giovanili ed 1 medaglia d'argento Italia - Sara Battaglia). Ha fondato la
scuola di alto perfezionamento del karate do ADVANCE SHOTOKAN KARATE ed è arbitro mondiale. Punto di riferimento per ogni karate-ka
desideroso di elevare il proprio livello tecnico. Il Maestro Nekoofar possiede una innata e
peculiare conoscenza del karate, dei suoi più
intimi significati oltre ad un bagaglio tecnico di altissimo profilo. E', ad
oggi, uno dei più grandi Maestri Shotokan a livello
mondiale.
|
·